OGGI L’ISCHIA

E’ IMPEGNATA IN TRASFERTA

A LAMEZIA TERME

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ISCHIA – FOGGIA    1 – 0

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Testo e fotografie di

NICOLA TRANI

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L’Ischia vince anche in 10
Gara avvincente quella di oggi al “Mazzella” dove si
sono fronteggiate due squadre della zona alta della classifica. Il Foggia di Mr.
Padalino e l’Ischia di Mr. Antonio Porta. Ottima compagine quella pugliese che
mostra valori individuali di assoluto rilievo ed un collettivo di una forza
notevole.L’Ischia “operaia” non è però da meno.Coniuga agonismo ed una discreta
tecnica che rende la vita difficile ai foggiani che subiscono nei primi 30
minuti l’Ischia che schierata su due linee a 4 molto strette impedisce le
ripartenzae degli esterni pugliesi e con de Francesco e Alfano limitano le
giocate dei centrocampisti avversari. Al 38’1t. Quella che poteva sembrare la
svolta. L’espulsione di Lo Iacono che atterra De Maio lanciato da Cunzi. fallo
da ultimo uomo ed espulsione. Paradossalmente, il Foggia sembra giocare meglio
in 10 esi difende molto bene.Si va al riposo sul risultato di parità . Non si
sblocca il risultato nemmeno nel secondo tempo anche se la gara rimane
avvincente tanto che  ad accendere il clima agonistico della giornata
contribuisce anche il giudice di linea Sig.ra Veronica Vettorel attirava
l’attenzione dell’arbitro per far espellere Capitan Mattera, reo di aver dato
un calcio all’avversario. E’il 25′ 2t. 5 minuti appena ed una rabbiosa
percussione di Gennaro Armeno porta in vantaggio i gialloble che dovranno
soffrire non poco, traversa di Colombaretti e strepitosa parata di Gigi
Mennella al 45’1t. Che salva la porta ischitana. 3 punti di oro colato per i
gialloble che ora sono soli al 5 posto e sperano di continuare a piccoli passi
di arrivare alla quota salvezza o promozione che dir si voglia.

L’ALLENATORE ANTONIO PORTA

27/02/2014 · Sport

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Speciale Reportage

da Zaro

di GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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Lo Speciale Reportage

da Zaro

è stato realizzato da

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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27/02/2014 · La notizia del giorno

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Speciale Reportage

di

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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Il Convegno al Re Ferdinando di Ischia sulla prevenzione delle malattie vasc olari nella settimana delle “cardiologie aperte 2014”  è una iniziativa della ONLUS  “per il tuo cuore”  il cui presidente è l’ illustre prof. Attilio Masepio –  Gli oratori del Convegno sono stati: il dott.Carmine Barile nella veste di vice Sindaco, il dott. Aniello Sansone  d’Ischia Voc. cardiologia  presso l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, il sig. Pio Scippa coordinatore reparto voc. cardiologia presso ospedale Rizzoli.

Lo Speciale araeportage

è stato realizzato da

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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14/02/2014 · La notizia del giorno

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Particolare Reportage

dal luogo della protesta

di

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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Lo Speciale  Servizio

da Casamicciola

è stato realizzato da

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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LA CHIESA DI ISCHIA SI RINNOVA

“ANTONIO, NON POSSO…” Il nuovo Vicario Generale obbligato a concedere in esclusiva la sua prima intervista al settimanale diocesano Kaire

PARLIAMO NOI…PER DON AGOSTINO !

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Di ANTONIO LUBRANO

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Don Agostino Iovene, nella qualità di nuovo Vicario Generale della Diocesi di Ischia, fino a sabato prossimo 15 febbraio, non rilascerà nessuna dichiarazione o intervista relativa al suo attuale incarico, almeno così ci ha assicurato, perché le stesse (dichiarazioni e intervista) le ha già consegnate in esclusiva a Kaire, il settimanale della Diocesi, in distribuzione da domenica mattina prossima sui sagrati di tutte le chiese parrocchiali dell’isola. Come a dire: i fatti propri si…discutono in famiglia. Nulla da obbiettare. Ciascuno è padrone dei propri pensieri, ed ha il diritto di rivelarli come e quando crede a chi desidera, specie se si è vincolati da legami obbligati. Detto questo, la tentazione di far parlare il nuovo Vicario Generale della Diocesi di Ischia, non ci è venuta meno. Per cui, conoscendo i pregi e i difetti, ma più i pregi, di Don Agostino, non avrà nulla in contrario se proviamo a parlare noi per lui, interpretando il suo pensiero e scrivendo ciò che ci avrebbe risposto, se il nostro tentativo di ottenere alcune sue dichiarazioni, all’indomani della sua nomina, fosse andato in porto. Don Agostino Iovene è sacerdote tutto d’un pezzo, a 360 gradi, e la sua dirittura morale e spirituale è indiscutibile. Alla nostra domanda: Te lo aspettavi di essere nominato Vicario Generale, sapendo di dover superare anche una certa concorrenza…? Don Agostino avrebbe risposto così:” Le vie del Signore sono infinite, e tutte portano nella giusta direzione. E’ umano, nella vita, aspirare sempre a qualcosa di più, ma ti assicuro, non ho fatto niente per essere preferito e vincere la concorrenza, come dici tu. La mia nomina a Vicario Generale della Diocesi è solo e soltanto una scelta del Vescovo”. Alla nostra seconda domanda: Cosa cambia, ora che sei Vicario Generale? La risposta di Don Agostino non poteva che essere la seguente: “ Darò il mio contributo alla ripianificazione dei ranghi della Diocesi, fiancheggiando il Vescovo nelle decisioni di ulteriore rinnovamento. Le mie ore di lavoro aumenteranno sensibilmente al servizio della Diocesi. E se i risultati saranno soddisfacenti come credo, ne sarà valsa la pena”. Alla terza domanda: I giovani preti che la Diocesi annovera nel suo organico,vanno seguiti e richiamati spesso, o bisogna lasciarli fare come credono ? La risposta di Don Agostino sarebbe stata questa: “ I nostri giovani preti sono tutti bravi sacerdoti. Stare loro vicini e aiutarli nei momenti difficili della loro missione, è anche compito del Vicario. In me, dopo il Vescovo, troveranno sempre la massima disponibilità. Naturalmente non vi sarà nessun permissivismo”. Alla quarta domanda: il Vicario rappresenta il Vescovo, e cura i rapporti con le parrocchie, le concessioni degli imprimatur, i rapporti con gli enti territoriali e della società civile, l’amministrazione dei beni ecclesiastici e gli aspetti giuridici dei sacramenti e della loro celebrazione. Farai tutto questo ? Don Agostino avrebbe dato questa risposta: “Non sarà facile, ma farò tutto questo. Il mio temperamento di uomo di Chiesa mi porta a seguire tutte le regole che il nuovo mandato mi impone. Lo farò senza lasciarmi distrarre da fattori estranei. La Diocesi di Ischia deve agire anche in funzione della evoluzione della società civile dell’isola in tutti i suoi aspetti, specie in quello del turismo religioso e culturale, dove noi siamo attrezzati e intendiamo essere maggiormente presenti”. La quinta ed ultima domanda: Il Vicario è munito di potestà ordinaria, presta il suo aiuto al Vescovo nel governo della Diocesi,

ti senti a tuo agio accanto al Mons. Lagnese ? Don Agostino, se avesse potuto risponderci, avrebbe dato al seguente risposta: “Il Vescovo è persona squisita e democratica. La sua disponibilità al dialogo, rende gli argomenti che ci riguardano piacevoli ad essere trattati. La fiducia che mi ha concesso, va al di là dei miei meriti. Spero di ripagarlo come si aspetta”. Don Agostino, se abbiamo parlato per lui, ci perdoni la presunzione. Conoscendolo, crediamo per davvero che ci avrebbe risposto così., parola più,  parola meno.

ANTONIO LUBRANO

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11/02/2014 · L'EDITORIALE

LA CHIESA DI ISCHIA SI RINNOVA

“ANTONIO, NON POSSO…” Il nuovo Vicario Generale obbligato a concedere in esclusiva la sua prima intervista al settimanale diocesano Kaire

PARLIAMO NOI…PER DON AGOSTINO !

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di ANTONIO LUBRANO

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Don Agostino Iovene, nella qualità di nuovo Vicario Generale della Diocesi di Ischia, fino a sabato prossimo 15 febbraio, non rilascerà nessuna dichiarazione o intervista relativa al suo attuale incarico, almeno così ci ha assicurato, perché le stesse (dichiarazioni e intervista) le ha già consegnate in esclusiva a Kaire, il settimanale della Diocesi, in distribuzione da domenica mattina prossima sui sagrati di tutte le chiese parrocchiali dell’isola. Come a dire: i fatti propri si…discutono in famiglia. Nulla da obbiettare. Ciascuno è padrone dei propri pensieri, ed ha il diritto di rivelarli come e quando crede a chi desidera, specie se si è vincolati da legami obbligati. Detto questo, la tentazione di far parlare il nuovo Vicario Generale della Diocesi di Ischia, non ci è venuta meno. Per cui, conoscendo i pregi e i difetti, ma più i pregi, di Don Agostino, non avrà nulla in contrario se proviamo a parlare noi per lui, interpretando il suo pensiero e scrivendo ciò che ci avrebbe risposto, se il nostro tentativo di ottenere alcune sue dichiarazioni, all’indomani della sua nomina, fosse andato in porto. Don Agostino Iovene è sacerdote tutto d’un pezzo, a 360 gradi, e la sua dirittura morale e spirituale è indiscutibile. Alla nostra domanda: Te lo aspettavi di essere nominato Vicario Generale, sapendo di dover superare anche una certa concorrenza…? Don Agostino avrebbe risposto così:” Le vie del Signore sono infinite, e tutte portano nella giusta direzione. E’ umano, nella vita, aspirare sempre a qualcosa di più, ma ti assicuro, non ho fatto niente per essere preferito e vincere la concorrenza, come dici tu. La mia nomina a Vicario Generale della Diocesi è solo e soltanto una scelta del Vescovo”. Alla nostra seconda domanda: Cosa cambia, ora che sei Vicario Generale? La risposta di Don Agostino non poteva che essere la seguente: “ Darò il mio contributo alla ripianificazione dei ranghi della Diocesi, fiancheggiando il Vescovo nelle decisioni di ulteriore rinnovamento. Le mie ore di lavoro aumenteranno sensibilmente al servizio della Diocesi. E se i risultati saranno soddisfacenti come credo, ne sarà valsa la pena”. Alla terza domanda: I giovani preti che la Diocesi annovera nel suo organico,vanno seguiti e richiamati spesso, o bisogna lasciarli fare come credono ? La risposta di Don Agostino sarebbe stata questa: “ I nostri giovani preti sono tutti bravi sacerdoti. Stare loro vicini e aiutarli nei momenti difficili della loro missione, è anche compito del Vicario. In me, dopo il Vescovo, troveranno sempre la massima disponibilità. Naturalmente non vi sarà nessun permissivismo”. Alla quarta domanda: il Vicario rappresenta il Vescovo, e cura i rapporti con le parrocchie, le concessioni degli imprimatur, i rapporti con gli enti territoriali e della società civile, l’amministrazione dei beni ecclesiastici e gli aspetti giuridici dei sacramenti e della loro celebrazione. Farai tutto questo ? Don Agostino avrebbe dato questa risposta: “Non sarà facile, ma farò tutto questo. Il mio temperamento di uomo di Chiesa mi porta a seguire tutte le regole che il nuovo mandato mi impone. Lo farò senza lasciarmi distrarre da fattori estranei. La Diocesi di Ischia deve agire anche in funzione della evoluzione della società civile dell’isola in tutti i suoi aspetti, specie in quello del turismo religioso e culturale, dove noi siamo attrezzati e intendiamo essere maggiormente presenti”. La quinta ed ultima domanda: Il Vicario è munito di potestà ordinaria, presta il suo aiuto al Vescovo nel governo della Diocesi, ti senti a tuo agio accanto al Mons. Lagnese ? Don Agostino, se avesse potuto risponderci, avrebbe dato al seguente risposta: “Il Vescovo è persona squisita e democratica. La sua disponibilità al dialogo, rende gli argomenti che ci riguardano piacevoli ad essere trattati. La fiducia che mi ha concesso, va al di là dei miei meriti. Spero di ripagarlo come si aspetta”. Don Agostino, se abbiamo parlato per lui, ci perdoni la presunzione. Conoscendolo, crediamo per davvero che ci avrebbe risposto così,  parola più, parola meno

ANTONIO LUBRANO


ISCHIA ISOLAVERDE. Mennella; Finizio, Impagliazzo, Mattera, Tito; Armeno, De Francesco, Alfano, Muro; Cunzi, Scalzone.

(Taglialatela, Florio, Tricoli, Liccardo, Trofa, Spadafora, Di Maio). All. Porta.

TERAMO. Serraiocco; Scipioni, Caidi, Speranza, Gregorio; Arcuri, Cenciarelli; Petrella, Casolla, Di Paolantonio; Bucchi.
(Narduzzo, Giannetti; Montecchia, Sassano, Fiore, Gaeta, Dimas). All. Vivarini.
ARBITRO: Bertani di Pisa.

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Fotografie di

NICOLA TRANI

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IL COMMENTO ALLA PARTITA

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di PASQUALE  RAICALDO

Quanto mancava, all’Ischia, una domenica così. Caparbia e volitiva, orgogliosa e compatta, nella terza uscita targata Antonio Porta la squadra isolana sgambetta la capolista Teramo rifilandole un sonoro 3-0. Un successo che si traduce un’iniezione di fiducia per un ambiente che recupera l’ottimismo perduto nel lungo inverno a tinte fosche e che proietta Cunzi & company in piena zona promozione. Nel pomeriggio del “Mazzella” potrebbe così essersi materializzata l’auspicata svolta di un campionato sin qui caratterizzato da incertezze e balbetti e ciononostante aperto, apertissimo.

E’ stata, quella di oggi, una partita intensa e combattuta, più di quanto non dica il risultato finale. L’Ischia «new edition» ha avuto il merito di presentarsi concentrata e determinata, al punto da rimediare subito all’errore dal dischetto di Mattera (rigore decisamente generoso), portandosi in vantaggio con un bolide di Muro, che ha piegato le mani al non impeccabile Serraiocco. 1-0 dopo 15 minuti, Teramo in bambola e Ischia euforica. Tanto da trovare il raddoppio dopo appena 5 minuti: stavolta è Cunzi a trovare il jolly con un destro ciabattato che mortifica l’incerto portiere avversario. Prende forma una domenica esaltante, che l’arbitro Lorenzo Bertani di Pisa prova a movimentare più del consistente vento che soffia su Fondobosso. Lo fa, allo scadere del primo tempo, concedendo un rigore decisamente discutibile agli ospiti (decisione che sa tanto di compensazione), ed espellendo Mattera per un presunto fallo su Bucchi. Ma stavolta è Gigi Mennella, tornato assoluto protagonista in barba alle alchimie sull’età media, a ipnotizzare Bucchi (che rientrava dal 1’ dopo sette mesi) e mandare in visibilio il pubblico del “Mazzella”.
Al rientro dagli spogliatoi, l’Ischia rinserra le fila e prova a non intimorirsi troppo dallo svantaggio numerico, che dura appena nove minuti: il secondo cartellino giallo costa a Gregorio l’espulsione. Ma la capolista non ci sta e avanza il baricentro del proprio gioco, sfiorando a più riprese la rete che avrebbe accorciato le distanze. Un gran tiro di Speranza coglie il palo interno: la palla carambola tra le braccia di Mennella. Un pizzico di fortuna non guasta e riequilibra, per l’Ischia, un lungo periodo negativo. A chiudere il discorso ci pensa ancora una volta il ritrovato folletto Cunzi, che alle mezzora riprende una respinta di Serraiocco su diagonale dell’esordiente Trofa (bentornato) e sigla la sua doppietta personale.
E’ il gol che chiude la contesa, restituendo all’Ischia fiducia e ottimismo, all’insegna di un ritrovato amalgama tra tutte le componenti. La squadra, che pure ha perso per strada pezzi da Novanta (Nigro, Schetter, Di Nardo, Catinali, Pane, Pedrelli e tanti altri), ha dimostrato di avere le carte in regolare per rientrare tra le prime 8; la società sta provando a ricompattarsi, liberandosi dei fardelli del passato e delle contraddizioni legate a un budget sovradimensionato e alla figura di Nicola Crisano; la tifoseria rema compatta nella stessa direzione. Che il vento sia finalmente sia girato?

10/02/2014 · Sport

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Sono intervenuti con proprie relazioni anche la dott. Carla Gina Ascione,

il dott. Maurizio Arturo Baiocchi, il dott. Vittorio Sozzi  e il prof.  Sergio Tanzarella

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Speciale Reportage di

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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Lo Speciale Reportage

dalla Sala Grande delle Conferenze

nell’ Episcopio di Ischia

è stato realizzato da

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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Speciale Reportage di

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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(La scienziata italiana Margherita Hack)

Lo Speciale Reportage

dalla Biblioteca Antoniana

di Ischia

è stato realizzato da

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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